giovedì 26 agosto 2010

Breithorn Occidentale 4165 m e Centrale 4160 m

Finalmente ho realizzato il mio sogno....


...mettere i piedi sulla vetta di un 4000!
Precisamente due, i due Breithorn, quello occidentale e quello centrale.

Tutto è cominciato quando Paolo (mio preparatore atletico) mi ha proposto l'itinerario. Pronti... Via... Ed eccoci a Cervinia al cospetto del "più nobile scoglio d'Europa", il Cervino appunto.


Prendiamo la prima corsa degli impianti per Plateu Rosa ed è subito ghiacciaio!


Imbrago, ramponi e piccozza, ci leghiamo e siamo pronti per partire. La traccia è molto ampia e inizialmente pianeggiante. Solo sotto la parete inizia a salire più impegnativamente.




Arrivati nel punto più basso delle cresta che lega le due cime continuiamo sulla traccia di destra verso il più basso (di 5 metri) Breithorn centrale. Dalla cima il panorama è unico e se non ci credete guardate la foto sottostante...


Punta Dufour, Nordend, Punta Gnifetti con Capanna Margherita, i Lyskamm, Polluce e Castore, insomma tutti le principali vette del Monte Rosa!!!
Da qui siamo scesi sempre sulla cresta proseguendo fino alla cima occidentale.



Dalle foto sopra si vede tutta la cresta e sullo sfondo il Cervino.
Salvati alcuni ricordi sulla memoria delle fotocamera si riparte alla conquista della seconda cima.




Eccola, anche questa è fatta! Col vento che mi spettina posso finalmente dire di aver realizzato il mio sogno alpinistico!



giovedì 12 agosto 2010

Due giorni al Pian del Re

Nonostante il mal tempo previsto io e il vecchio Alberto abbiamo deciso di partire per la montagna. Il mio piano era quello di portare l'amico in cima a due semplici tremila, dato che non era mai stato in cima ad una montagna e nemmeno a quella altezza. Le cime prescelte dovevano essere la Meidassa 3105 m...


...e il Viso Mozzo 3019 m


GIORNO 1

Dal Pian del Re (2020 m) si segue il sentiero con indicazione per Colle delle Traversette (sentiero V16) seguendo il vallone. Si incontra la deviazione per il rif.Giacoletti che va tralasciata per proseguire ed arrivare a Pian Mait (2717 m.) in poco meno di due ore dalla partenza, dove si possono notare i resti di una casermetta o costruzione militare diroccata; intorno si iniziano a notare parti di filo spinato arruginito.
Si arriva alla casermetta (2882 m.) denominata anche "caposaldo traversette"; l'interno della costruzione non è in perfette condizioni pertanto non è consigliabile entrare.

 
Dopo la casermetta si risale lungo un sentiero pietroso (V22 per passo Luisas) fino ad arrivare ad un colletto al di sotto del monte Granero. E' proprio qui che il mio socio ha cominciato ad andare in crisi per colpa della fame (diceva di vedere trofie al pesto, lasagne, e altri tipi di primi piatti con tutte le salse possibili immaginabili!). Tornando al sentiero, arrivati al colle si continua sulla traccia di destra fino alla cima del monte Meidassa (3105 m). Guardate in che condizioni l'ho visto arrivare...


...a pezzi!
Fortunatamente la cura a base di Dolcetto e salame ha fatto il suo dovere (come potrete vedere nella prossima foto).


Dopo la russatina veloce reportage fotografico con la croce di vetta...



...e poi giù fino fino alla casermetta, da dove parte l'ultimo tratto di sentiero per il Buco di Viso.


Armati di torce entriamo nel freddo pertugio.


Come al solito all'uscita è presente uno sbarramento nevoso... che ovviamente non ci impedisce il passaggio!


Ed ecco che come vuole la tradizione da un lato il tempo è brutto (Italia) e dall'altro è bello...


Per il ritorno in patria abbiamo optato per il Colle delle Traversette 2950 m, nonostante la parte italiana sia molto esposta e aerea... vero Dabo?


GIORNO 2

Dopo una serata al Genepy e una notte in tenda sotto un acquazzone inizia col bel tempo la seconda giornata.
L'obbiettivo finale è stato limato per colpa di bolle apparse durante la notte...

Dopo pochi minuti di cammino il tempo svela l'inganno.


Nuvole e sole continuano il loro nascondino per tutta la mattinata...


Ci lasciamo anche alle spalle la nostra prima meta.


Ancora una sosta...



...e siamo pronti per la polenta al Quintino Sella!




Clamorosamente non abbiamo foto al rifugio... Per i San Tommaso pubblico la foto della fontana del Quintino Sella...