domenica 27 ottobre 2013

Madre di Dio

Visto che uno stiramento mi tiene lontano dai campi di calcio, non posso immaginare modo migliore per impegnare questa domenica e festeggiare il mio compleanno.


Oggi il gruppo è ridotto ai minimi termini, solo Flavio ed io.
Optiamo per la Valle Gesso, e per quella punta che domina il Pian della Casa: la Madre di Dio.
Il clima continua ad essere pressoché estivo e solo il vento ci fa vestire più pesanti che in una qualsiasi giornata di agosto.


La nostra salita comincia sul sentiero che porta al rifugio Bozano, dapprima nel bosco, dove il vento si lascia sentire solo all'udito, fino ad arrivare nell'ampia conca dominata dalla Serra dell'Argentera (leggermente imbiancata) e dal Corno Stella.
La scia di un aereo supera il Corno.


Abbandonato il sentiero per il rifugio, saliamo per tracce verso la Bassa della Madre di Dio, alla nostra destra (Sud).


Alle spalle lo sguardo è sempre attratto dal Corno Stella.


Esattamente sopra lo zaino di Flavio ecco la Cima del Pian della Casa, utile punto di osservazione per il vesante Ovest della nostra punta.


Da questa pietraia i segni rossi, prima molto rari, tornano ad indicare bene la strada da seguire. Probabilmente adesso siamo sul sentiero che arriva direttamente dal rifugio Bozano, che corre più alto rispetto alla nostra traccia.


Manca poco alla Bassa quando svoltiamo a destra per percorrere la crestina che culmina sulla cima.


Ecco il panorama sul gruppo dell'Argentera.


Foto di vetta, dalla croce a 2480 m.


Sotto la cresta (molto ventosa, oggi) appena percorsa.


Tornati sulle nostre tracce raggiungiamo la Bassa della Madre di dio.


Da qui parte il tratto che più mi è piaciuto nel collegamento col rifugio Remondino. Escludendo i primi metri di salita, il sentiero taglia il pendio a mezza costa.


La cima appena "conquistata".


In questo tratto molti camosci scorrazzavano su e giù davanti ai nostri occhi...


In cerca del punto migliore dove attaccare la salita alla Madre di Dio, abbiamo superato diverse selle, come nella foto sotto, con brevi sali-scendi.


In questa giro attorno alla montagna siamo ormai quasi sul versante Sud...


...dove la Nasta inizia a dominare l'orizzonte.


Proprio prima di incontrare il tratto di corde fisse cominciamo la salita, ripida e diretta verso la meta.


Tratti erbosi da salire dritto per dritto, tenendosi man mano sempre più verso sinistra e quindi Ovest, fino a ritornare quasi sul versante occidentale, dove incontreremo delle tracce rosse, poco sotto la vetta.


Gli ultimi 50 m circa sono in facile arrampicata.


Qui incontriamo un signore di Saluzzo, con cui scenderemo fino al ritorno sul sentiero.


I laghi di Fremamorta, sotto le nuvole.


Il casco storto indica il forte vento sulla cima!


Ed eccoci in punta a 2800 m.


La discesa segue la traccia di salita, su pendii erbosi molto ripidi e scivolosi.


Tornati al sentiero, noi proseguiamo verso il Remondino, separandoci dal signore incontrato.


Un breve e facile tratto di corde fisse ci porta al pranzo, consumato al riparo delle rocce per il forte vento.


C'è anche tempo per una breve riparazione delle corde.


Dopo aver pranzato, siamo nei pressi del rifugio, con la testa in su per vedere la Cima di Nasta.


Sotto, la foto della cresta che parte dal canale Freshfield e termina sulla Madre di Dio (fotografata anche da sola due foto sotto).



Il versante Sud-Ovest della nostra punta.


Quella spianata sulla sinistra, dalle rocce chiare è la Cima del Pian della Casa.


Concludo la carrellata di foto con la Nasta che esce dal bosco.


Un bel modo di festeggiare gli anni no?