lunedì 25 aprile 2016

Monte Bodoira

Fine della stagione per lo scialpinismo? Vedremo, anche se la materia prima inizia a scarseggiare.
Oggi, intanto, siamo al Preit, destinazione Monte Bodoira, 2747 m, sullo spartiacque tra le valli Maira e Stura.
Partiamo sulla strada che porta al rifugio Gardetta, deviando, poi, verso le Grange Campasso. 


Il Sole spunta, preciso, dietro a Rocca la Meja. Paolino sembra volerlo raggiungere.


Impossibile non perdersi a fotografare questa punta dalla forma così particolare e diversa per ognuno dei suoi versanti.



Risaliamo il vallone che porta verso la punta del Bodoira, per metà al suo interno e più in alto andandoci a portare sull'ampia cresta.


Giunti sullo spartiacque il panorama sulla Meja è bellissimo.


A destra rispetto la vetta, la grande cengia sui cui passa la via normale, adesso ancora imbiancata.


La giornata non è molto calda, e il venticello che soffia ci obbliga ad indossare tutto quello che abbiamo.


Da qui in poi si segue il naturale percorso verso la cima, fino ad arrivare all'inizio della pianeggiante cresta finale.


Alle mie spalle le vette che separano le valli Maira e Stura.


Panorama verso Sud.


Paolino sul tratto quasi pianeggiante che porta dalla cima scialpinistica a quella vera e propria.


Lo seguo anch'io. Ultimi passi prima dell'arrivo.


Eccoci. 2747 m.


Dietro di noi Oronaye, 3100 m e Auto Vallonasso, 2885 m.


Sotto, la verdeggiante valle Stura, nei pressi di Sambuco e il Bersaio, con la piatta vetta tutta bianca. Visto da qui risulta molto meno imponente rispetto all'immagine che se ne ha dal basso.


Dopo una sosta mangereccia, ripartiamo riposati per la discesa.



Prima il panoramico tratto di cresta...



...poi giù nel vallone.



La Meja sempre presente al nostro fianco.


Verso Ovest il vallone è delimitato da muraglioni dolomitici. Bell'ambiente!



Ancora qualche curvetta e poi sci nello zaino fino alla stradina che porta verso Preit, dove un po' di neve resiste ancora, giusto per farci arrivare alla macchina, parcheggiata sotto il canalone del Cassorso.