mercoledì 28 dicembre 2011

Ferrata di Camoglieres

Ferrata di Camoglieres
Difficoltà  D
Sviluppo  600 m
Dislivello  300 m circa

Dopo una ferrata "alla francese", quella di ieri a Tende, oggi siamo sul percorso di una "all'italiana". Un duro percorso che conduce sulla cima della Crocetta Soprana.


All'arrivo nel parcheggio della borgata di Camoglieres, in Valle Maira, il Sole non ha ancora scaldato le rocce più basse, quelle dove comincia la via.


Il sentierino, che passa tra le case ci porta in prossimità di alcuni presepi costruiti all'interno di forni a legna. Eccoli nelle prossime due foto.



Dopo poco meno di 100 m di dislivello, si arriva all'attacco vero e proprio.


Parte Flavio, poi Isacco ed io, che mi attardo a scattare qualche fotografia.


L'inizio, subito molto atletico, fa presagire come sarà il seguito.


Primi gradini verticali, quindi breve traverso a destra e tratto strapiombate che porta alla fine del primo tratto, circa 50 m più in alto.



In cima prima via di fuga. Chi ha faticato fin qui è meglio ne tenga da conto.


Si prosegue su facile salita per 30 m, prima di ricominciare le fatiche.



A seguito del superamento del fungo (foto qua sopra), arriva un breve tratto di sentiero che condice ad un torrione, al quale è incernierato il ponte tibetano.


Inizia il torrione.



Dopo alcuni brevi strapiombi...



...l'uscita sulla sommità...


...e la discesa verso il ponte.


Il ponte su cui si cammina appoggiati sui cavi, dato che le traversine distano circa 1,5 m.


Percorrerlo in più persone rende il tutto molto ballerino.



La campanellina indica la fine del ponte.


Dopo 10 minuti di sentiero e arriva l'ultimo tratto. 50 m in quasi totale strapiombo, intervallati da un breve traverso. Come non avessimo già faticato abbastanza.




A metà sento le braccia indurirsi. Opto per una sosta attaccato con un moschettone ad un piolo. Dopo scioglimenti e massaggi vari riparto per la fine della ferrata.


Eccola la fine!


La vista verso il fondovalle.


I due compagni di giornata che mi aspettano in cima.


Il panorama verso il monte Chersogno e il vallone di Elva.



Manca ancora un breve tratto di sentiero per arrivare sulla cima Crocetta Superiore.



"Sommità della ferrata - Crocetta Soprana" Siamo arrivati!


Grazie all'aiuto e al materiale di Flavio lego ad un tronchetto le mie bandierine tibetane, pronte a sventolare sulla sommità raggiunta.


Dopo aver consumato cibi e bevande, alcune foto al panorama.


Sul sentiero del ritorno seguiamo da distanza il percorso dell'andata.


Per finire la 4 giorni di montagna... domani Cervinia e giovedì Bracco!

lunedì 26 dicembre 2011

Ferrata "Les Comtes de Lascaris"

Ferrata di Tende, Francia
Difficoltà  TD
Sviluppo  1000 m

L'idea di sconfinare a Tende mi gironzolava in testa da quando ho scoperto l'esistenza delle tyrolienne, cavi d'acciaio che si percorrono grazie ad una carrucola e ad un moschettone, da tirare per frenare...vero Ilvo?


Il nostro arrivo a Tende è stato puntualissimo. Il negozio che affitta le carrucole apriva alle 9:00. Noi a quell'ora parcheggiavamo nel piazzale della stazione. Andiamo all'ufficio turistico a pagare i 3,50 euro (costo della ferrata) e ci rechiamo al negozio di un certo Luc Fioretti. Non sapendo dell'esistenza di un fuso orario tutto francese ci appostiamo all'ingresso del negozio, chiuso. Grazie a due chiamate a casa alle 10:00 passate riusciamo ad affittare le cinque carrucole.

Dopo un tratto tra le vie del paese e dopo aver superato il cimitero inizia un sentiero che porta all'attacco della ferrata.
Il clima nonostante sia il 26 dicembre è da riviera ligure!
Posate le giacche e stretti gli imbraghi partiamo.


Subito un bel ponte, non molto alto, ma ballerino.


Oltre inizia l'ascesa.



Dopo aver preso quota con brevi tratti verticali interposti a passaggi più obliqui, sempre verso sinistra si incontra una sequenza di tre "ponti delle scimmie". Vedendo il ponte si capisce il perchè del nome. Il tratto più duro fino a qui è quello subito antecedente i ponti. Qui ci sono alcuni passaggi in strapiombo che richiedono un pò di forza.


Sotto di noi i tetti del paesino francese.


Dopo una sosta e uno scambio di foto tra fotografi ripartiamo. Ora un lungo traverso taglia la parete e ci conduce verso la prima tyrolienne.


La partenza è situata sopra una piccola e scomoda pedana in legno, simile a quella di arrivo.


Ecco lo sviluppo delle funi visto dalla partenza.


Dopo aver riunito il gruppo, Flavio ci controlla il montaggio di carrucola e moschettone "freno".


Un attimo di tensione alla partenza e giù fino al fondo a scorrere sul cavo. Questa prima tratta è lungo 160 metri.


Ecco la partenza vista dall'arrivo.


Nel video la discesa di Marco


Per chi non se la sente di fare la tyrolienne esiste un percorso alternativo con passaggio sul ponte.


Il secondo a partire è Ilvo.


Anche lui come me arriva leggermente corto e ci tocca tirarci all'arrivo con le braccia.


Terza a scendere è Cinzia e ultimo Flavio.



Questa è la pedana sulla quale termina la traversata.


Dopo un tratto molto facile si arriva alla Chapelle st. Sauveur visibile dall'abitato sottostante. Una pausa adesso ce la siamo meritata.


Si cominciano ad intravvedere i cavi che ci aspettano tra poco.


Sotto di noi quelli appena percorsi.


Facile tratto tra l'arrivo della tyrolienne e la cappella.


Sono nuovamente io a partire per primo. Sotto la foto ingrandita della seconda partenza, sicuramente più comoda.


La tratta ora è più breve, ma la pendenza aumenta. Dopo di me tocca a Cinzia e poi Marco.




Nel video l'arrivo "un pò lungo" di Ilvo.


Quindi Flavio.


La ferrata sarebbe finita. Ma ogni fine non è un inizio?
Al termine della prima ne comincia una seconda che porta alla Grotta degli Eretici (foto sotto) e prosegue oltre.



L'ingresso nella grotta e la finestra panoramica.



ACCES INTERDIT la prosecuzione della via ci viene impedita. Un fulmine ha rovinato il cavo di sicurezza.



Allora si pranza in grotta.




Il sentiero del ritorno passa sotto la grande parete, percorsa per intero dall'itinerario, partendo dal basso a destra, dove comincia la roccia (zona del primo ponte) fino a sinistra dove è fissata la prima tyrolienne.


Come da appuntamento con Luc alle 15:00 siamo dal negozio. Posiamo le carrucole alle 16:00. Le due ore di attesa ci valgono uno sconto di altrettanti euro.


L'arrivo a casa solitamente coincide con il dover disfare lo zaino. Oggi no, domani ci aspetta la ferrata di Camoglieres. E la sveglia suonerà nuovamente presto!