domenica 17 febbraio 2013

Monte Pianard


Dopo tanto fantasticare, discutere e pensare eccomi finalmente alla mia prima uscita di scialpinismo! Ormai ero già rassegnato a rinviare tutto al prossimo anno, ma la sospensione del campionato di calcio per neve e la perfetta puntualità di Paolino l'Alpino, mi hanno permesso di accorciare l'attesa.
Ed eccoci all'inizio della traccia per il Monte Pianard 2306 m, subito dopo l'abitato di Palanfrè 1379 m.


Per me qui è tutto nuovo. Sci, pelli e questi particolari attacchi che svincolano il tallone. Sono euforico.


La traccia è battutissima viste le perfette condizioni della neve, descritte dagli ski alp dei giorni precedenti sul sito Gulliver.


Fa caldissimo. Io inizio ad arrancare, non essendo molto allenato. Davanti a noi c'è, come si usa dire, il mondo!



Paolo prende il largo, non riesco a tenere il suo ritmo, ma pian piano salgo anch'io.


Alle mie spalle le ultime montagne prima della Liguria e del mare.


Ricongiungimento avvenuto.


Intanto alle mie spalle continua a salire gente.


Non manca molto al colletto dove porta la nostra traccia prima della cima.



Eccolo lassù. Arrivati a quel punto basterà salire ancora una manciata di metri verso destra per toccar la punta.


Paolo al tornante. Prima si direziona lo sci a valle verso l'uscita della curva, poi con l'altro (quello alzato in foto) si fa un colpo di tacco, facendolo ruotare per unirlo al primo. Tutto ciò mi è costato parecchie cadute nella neve, gelida, e fatiche immani per rialzarmi.  


Ecco la Rocca d'Orel con una traccia ben visibile che porta fino in vetta.


Ora tocca a me fare il tornante.


Monte Frisson e Rocca dell'Abisso.


Anche il colletto è alle mie spalle. Ormai ci sono...


Iniziano gli scatti a tutto tondo dalla vetta. Sotto di noi la valle di Entracque e in lontananza il Viso.


Più vicino il massiccio dell'Argentera, con le tre punte del Monte Matto subito dietro.


Sulla cima, oltre a numerosissima gente ci sono anche due cani. Un terzo è sbucato da uno zaino di un sciatore mentre noi salivamo.


Il panorama dalla cima nel video sotto. Cima affollata.



Di nuovo la piramide perfetta del Frisson davanti alla Rocca dell'Abisso


Sono contentissimo di questa prima parte, la salita.


Anche se il divertente comincia con la discesa!
Foto di gruppo, o meglio del duo...



Respiro profondo... Siamo in punta... Gli sci già girati verso il fondo valle... Via si parte!


Non è neve questa... è farina! E arriva fino alle ginocchia in alcuni tratti.


Per farci le foto, ma soprattutto per la fatica che si faceva, scendevamo brevi tratti uno per volta.


Pendio intonso.



Divertentissimo, ma quanta fatica!?!
Dopo una serie di prove eccola la curva da 10 e lode!



Arrivati. Stanchi. Con una serie di crampi tali da dovermi coricare nel parcheggio e provare ogni tanto a sfilarmi un pezzo di scarpone o calza. Non ricordo di aver avuto le gambe così dure.
Ma non importa. Come prima volta mi sono divertito davvero un sacco!


4 commenti:

  1. un tuo compagno di squadra a caso18 febbraio 2013 alle ore 15:52

    sei sicuro di non aver mai avuto le gambe così dure??? venerdì avevamo detto, il sale......

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  2. Quella mezz'ora di tensione aveva colpito solo il polpaccio... Qua non si salvava nulla...

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  3. dovrei incazzarmi, ma ce così tanta bellezza nel mondo......

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  4. colui che comanda....13 maggio 2013 alle ore 13:37

    ciao sono il sig. Blogspot!! se non ti muovi subito a mettere il post del lago-gelato gelato-lago ti elimino il blog....dai che sto monte pianard lo so a memoria

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