Pensavo di non andar più in montagna in queste ferie invece...
Invece sono al Pian del Re con Flavio e Marco, pronti per salire verso il Colle delle Traversette.
Il cielo è azzurrissimo. C'è ancora la Luna...
... sopra la vetta di Punta Venezia, raggiunta solo qualche giorno prima.
Le nuvole, pian piano, si avvicinano dalla piana saluzzese.
Veloci saliamo al Colle delle Traversette. Qui parte la Cresta Skywalker, che sale verso le Rocce Fourioun, l'Aiguille Bleue e dopo aver superato il Couloir Bianco sale fino a Punta Venezia.
La cresta è lunga quasi due chilometri e il primo tratto è un susseguirsi di tracce, ghiaioni e un piccolo salto di roccia da superare usando le mani.
Marco sale dietro Flavio.
Nella direzione opposta il Granero.
Il resti del bivacco costruito sotto la punta.
Pochi passi e siamo ai 3153 m della prima vetta.
Sotto il salto di roccia che citavo prima.
La croce indica il punto più alto che toccheremo in giornata.
Noi ci siamo...
...e il Monviso pure!
Sotto si vede bene lo sviluppo della cresta.
In discesa bisogna tenersi leggermente bassi (versante francese).
Il terreno inizialmente è questo. Un continuo susseguirsi di sfasciumi e rocce da superare.
Dopo poco che si scende si incontrano tracce che portano verso sinistra, su una cengia aerea, e proseguono fino uno sperone accerchiato da spezzoni di corda, da cui probabilmente qualcuno si è calato. Non riuscendo bene a valutare il salto preferiamo tornare indietro e continuare dal lato francese, fino alle rocce lisce che si vedranno due foto più avanti.
Eccole le rocce lisce.
Dopo averle sorpassate si capisce bene il punto dove eravamo prima. Purtroppo il problema maggiore di questo errore è la perdita di tempo.
Ora siamo sotto l'Aiguille Bleue, così chiamata nella cartografia francese per via del colore delle sue rocce... Mah.
Ci leghiamo e con un breve tiro saliamo sulla guglia. Primo Flavio.
Io assicuro.
Poi Marco.
Ultimo salgo io. Da qui decidiamo di restare legati.
Finalmente si viaggia in cresta.
Inizia la discesa verso il colle del Couloir Bianco.
Sulle rocce spuntano alcuni spit e anelli per le calate. Siamo sulla traccia giusta!
Oltre il Couloir Bianco ci tocca scendere in doppia da un gradone di circa 10-15 m. Anche qui perdiamo altro tempo. Sembrava più veloce programmandola sulla carta.
La restante parte è un continuo sali e scendi di denti e roccette.
Dopo esserci sincronizzati riusciamo a proseguire in conserva protetta, con un buon ritmo e senza tante soste.
Guardando in alto vedo cosa ci aspetta per arrivare sulla Venezia.
Mentre io davanti salgo, Flavio dietro scende.
Lo stesso fa Marco.
Eccoli che mi raggiungono.
Nonostante sembrino andare in direzioni opposte sono legati... C'è chi scende e c'è chi sale...
Ormai siamo in vetta, dopo quasi 8 ore di cresta. Speravamo che il maltempo arrivasse dopo pranzo. Mangiando alle 16:00 ci siamo assicurati di uscire dalle difficoltà asciutti!
Sul libro di vetta riconosco la scrittura di una persona salita qualche giorno prima.
Anche per me è grazie a lui se salgo quassù.
grazie per essermi venuto a trovare....se ripassi la prossima settimana ci sono anche han solo e chewbacca....
RispondiEliminaciao simoneeeeee sei fortissimo!!!!
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