martedì 20 agosto 2013

Punte Udine e Venezia



Con le ferie che stanno per terminare e gli allenamenti appena iniziati, non si possono certo sprecare giornate come queste. Infatti siamo al Pian del Re. Obbiettivi di giornata la Punta Udine, su cui sono già salito due volte, e la Punta Venezia.


Alla partenza tempo perfetto. Dopo pochi minuti, superata la cascata che scende sul Pian del Re, la salita della nebbia inizia a nasconderci il Viso.
Stiamo procedendo verso il Rifugio Giacoletti.
Il Lago Superiore.


Risalendo pian piano superiamo nebbia e nuvole basse. Ecco il Viso Mozzo visto dal nostro sentiero.


Minuscolo al cospetto del Re.


In un'ora e mezza siamo al Giacoletti. Adesso si sale per il Couloir del Porco.


Siamo gli unici ad usare il set da ferrata e il casco tra quelli che salgono.


Papà nel tratto con i gradini metallici.



Io sono l'ultimo.




Il primo, invece, è Massimo.


Ancora qualche metro e siamo al Couloir del Porco.


A ovest la valle francese dove sorge il Refuge du Viso.


Al colle deviamo a sinistra verso la Udine. Salita per tracce sullo sfasciume che porta in vetta.


Foto di gruppo davanti al Monviso.


Papà e Massimo.


Ecco la punta vista dalla cima del couloir. In qualche tratto si intravvede la nostra traccia.


Molto più semplice la salita sulla Venezia. Un sentiero ben segnalato porta fino al micro-bivacco omonimo, da due posti letto.


Da qui inizia il tratto più tecnico (pochi metri) che porta alla croce di vetta.


Il primo a salire è Massimo. Papà ed io facciamo una conserva protetta e risaliamo anche noi.
Arrivato in cima, lo recupero col Reverso, utilizzando la sosta con gli anelli per le calate.


E due! Anche Punta Venezia è fatta.



Usiamo la corda anche per scendere. Massimo e papà con un semplice Machard.


Io opto per una discesa in doppia, sempre divertente.


Pochi metri e corda da risistemare nello zaino.


Dietro il bivacco il tratto più impegnativo della salita.


Fuma il Viso.


Nuovamente in cima al couloir scendiamo svelti per andare a mangiare al rifugio.


Adesso è papà a fare strada.


La discesa lampo in 55 minuti dal Giacoletti al parcheggio, affatica parecchio le nostre gambe... e stasera allenamento....

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