giovedì 10 luglio 2008

Monte Mongioia

Ci incamminiamo dal rifugio Melezè di S.Anna di Bellino attraversando subito un ponticello. Dopo poco raggiungiamo un bivio con un segnavia in cui seguiamo la stradina lastricata a destra, superando un piccolo gruppo di case. Ora la stradina diventa sentiero, e noi lo percorriamo costeggiando la bella Rocca Senghi, secondo i locali testimonianza di una sfida tra Dio e il Diavolo. Satana sfidò il suo avversario a scagliare un grosso monolite sul versante opposto, a mezza costa, facendolo conficcare nel terreno. Ecco il risultato...


Ah dimenticavo: il Diavolo infuriato provò anche lui. I resti del suo lancio sono visibili in una pietraia più giù nella valle!

Oltrepassiamo il torrente su un ponticello di legno e ci portiamo, alla sua destra idrografica, nell’ampio vallone di Rui, salendo in direzione di alcune grange. Più su il vallone si allarga e per un lungo tratto diventa pianeggiante. Si intravede in fondo a destra la Cima Salza. Il Mongioia è ancora del tutto nascosto.  Passando vicino a caratteristiche malghe in pietra si possono incontrare animali al pascolo. Arrivati verso la cima del vallone teniamo la sinistra. Ora il sentiero si fa più ripido fino nei pressi del Bivacco Boerio.


 
Dal bivacco cominciamo ad intravedere la sagoma del Mongioia 3340 m, e sotto, il bellissimo lago omonimo di colore verde-blu.
Da qui alla cima il sentiero consiste in un insieme di tracce. In poco tempo siamo alla croce di vette, di nuovo con la fotocamera in mano...


Ecco il Brec e l'Aiguille de Chambeyron e sotto la croce.



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