venerdì 28 settembre 2012

Rocca la Meja


Ritorno dopo 7 anni alla Rocca. Questa era stata la mia prima uscita alpinistica, se non ricordo male.
Una punta "veloce", ci si mette poco a raggiungerla dal parcheggio, ma che regala molta soddisfazione, soprattutto quando ero salito la prima volta.


Partiamo. Oggi sono con i miei genitori, compagni di viaggio sempre più rari per me, ma coloro grazie ai quali ho scoperto la montagna.


Dopo un noioso attraversamento di prati si raggiunge un sentierino che sale in diagonale verso sinistra su sfasciumi.


La traccia piega quindi a destra. Inizia qui la roccia e inizia qui il primo passaggio un po' più "hard".


Si tratta di risalire qualche metro di roccia dopo aver attraversato su una placca liscia. Non so da quanto tempo ma è stata piazzata una catena d'acciaio a cui tenersi.


Ricominciano le tracce di sentiero, mentra noi continuiamo a salire.



Al nostro fianco le verticali pareti della Meja, terreno ambito per gli scalatori.



Arrivati ad una sella in cima alla dorsale, verso sinistra risaliamo il canalino, il quale sbuca a pochi metri dalla vetta.



Magnifico. Le nuvole in lontananza sulla piana cuneese e noi al di sopra.


Ricordo ancora la paura di sette anni fa alla vista del canalino. Oggi sembra più inclinato e meno verticale. I ricordi mentono.


Ecco mio papà al gradone che conclude di fatto il canalino e che ne rappresenta il passaggio più ostico.


Anche qui una catena per facilitare il transito.


Uscito!


Queste rocce sono il limite a destra, tra dove siamo passati noi e il vuoto della parete.


Oltre il gradone ci si tiene subito a destra e poi, a croce di vetta visibile, si ritorna leggermente verso sinistra.


Monviso, solito punto di riferimento.


Anche il Monte Rosa e un Cervino in penombra si mostrano in questa giornata di bel tempo.



Per il panorama integrale di vetta ecco il video...


La foto del "gruppo famiglia", quasi al completo, ai 2831 m della vetta.


Si riscende. Inizia a soffiar un po' il vento... Cambierà il tempo?


Fatica e timore per l'inizio del canalino.


Io aiuto i "vecchi" nel passaggio chiave. E dire che avevo portato corda e molto materiale sperando di usarli per facilitare questo tratto, ma niente... Nulla di tutto ciò è servito. Bravi loro!


Ormai al fondo arriva il momento fotografico.


Io li anticipo.


I giochi di nuvole nel cielo porteranno acqua?


Ve lo anticipo io... SI!


sabato 1 settembre 2012

Grotta di Rio Martino

Doveva essere il giorno del Monviso ma il meteo non era allineato al nostro pensiero. Allora come si fa nelle situazioni di pioggia abbiamo ricercato un riparo. La grotta di Rio Martino è ciò che serve per non bagnarsi troppo e non sprecare un sabato.


Si entra...


All'interno si cammina molto su passerelle, utili a non bagnarsi molto i piedi, dato che l'acqua in grotta è talmente limpida che è impossibile capirne la profondità.


Le scritte sulla volta sono il segno di coloro che hanno vissuto all'interno di essa. Perseguitati religiosi e altre persone ricercate sono vissute al suo interno.


Eccone la loro opera, in questi scalini, utilizzati per rendere meno scivolosa la salita.


Con noi c'era il futuro noto speleo, Nicola Testa...


...Flavio, che apre la strada e Samuele, adesso impegnato al superamento di un piccolo salto.


Lo spegnimento delle luci di tutti e quattro è un esperimento interessante per scoprire quale sia il vero buio, quello che solo in una grotta possiamo trovare.




Le altezze non sono vertiginose ma un tuffo nell'acqua sottostante è meglio evitarlo!




Un ingegnere ambientale in una grotta con uno sbarramento d'acqua... Nemmeno un Lucano regalerebbe così tanta felicità.




L'ultima camera della grotta ha al suo interno una cascata di 40 m, che si sente già molto prima di raggiungerla. L'effetto è quello di un fiume in piena che sta arrivando a travolgerci. Per fortuna è solo un effetto sonoro...


Non trovo foto della cascata decenti. Le torce e il piccolo flash della digitale non sono bastati a immortalarla.







Ormai è sbocciata la passione!


Prima di uscire lo speleologo diventa fotografo... Così compaio anch'io nell'oscurità della grotta.