giovedì 27 dicembre 2012

Denti di Cumiana

Dente Orientale di Cumiana - 1348 m
-Fratello non temere-
Difficoltà 6a - 5c obbl.
Sviluppo 140 m

Oggi doveva essere una giornata sugli sci, ma il meteo non bellissimo ci ha fatto rinviare. Per non perdere tempo chiedo a Paolino l'Alpino se aveva programmi. La risposta non si fa attendere: - Fratello non temere! - , che solo durante il viaggio in auto ho capito essere il nome della via.


Partiamo a piedi dalla borgata Ciom di Cumiana, su un sentiero nel bosco, che in un ora ci porta al Colle della Bessa, affacciato sul versante di Cantalupa, da cui possiamo ammirare il Monviso visto dal Pinerolese.


Sopra di noi sulla destra ecco il Dente Orientale, con la piccola chiesetta sulla punta, nostra meta odierna.


In "Fratello non temere" ci sono in tutto sei tiri:
L1 = 5+
L2 = 5+
L3 = 5+
L4 = 5+
L5 = 5+/6°
L6 = 3

Parte Danilo da primo.


Questo tiro (5c) corre inizialmente sullo spigolo di una placca. Dal punto in cui si trova Danilo nella foto sopra si traversa a sinistra per circa 2 metri e si risale una seconda placca veramente molto liscia, che culmina sotto un piccolo tetto. Il tiro si chiude su un pilastrino che porta in sosta.


Secondo parto io, fotografato da Paolino.


Qui sto faticando a superare la placca liscia.


Ecco sotto quale coltre hanno passato la giornata le persone restate a casa. Qui dopo il freddo del primo mattino adesso la temperatura è piacevole, quasi primaverile.


Il secondo tiro (5b) prevede il superamento di un piccolo strapiombo; poi placca e un passaggio da superare in dulfer.

Il terzo comincia sotto un enorme tetto. La placca sottostante è molto bella e facile da risalire grazie a comodi appoggi e appigli. Ritorna più difficoltoso il superamento del diedro alla destra del tetto e l'uscita che porta dopo pochi metri in sosta.


Parto nuovamente io da secondo.


Ora sono proprio sotto il grande tetto.


Dal quarto tiro passa al comando Paolino. E' lui adesso il primo.
Qui trova subito un passaggio più atletico dei precedenti, che dalla foto sotto lo porta verso sinistra per superare lo strapiombo sopra la sua testa.


Intanto alle mie spalle il panorama è veramente incredibile. Noi, l'arco alpino e un mare bianco nel mezzo.


Il tiro successivo è quello più tosto, con un passaggio di 6a da doppiare subito all'inizio. Una partenza da boulder. Le mie leve non certo lunghe non mi aiutano qui. Dopo un pò di tentativi con un piccolo aiutino riesco a passare.


L'ultimo tiro è il più semplice della via, basta integrare con qualche protezione dato che corre sullo spigolo della parete.


Dopo averci assicurato, Paolino spunta da dietro ad un sasso, e ci raggiunge dalla chiesetta.


Pranzo e districazione di corde.
Ecco la croce di vetta del secondo dente.




Mi metto anche io davanti al mare bianco per una foto.


e poi quella più importante... Quella di gruppo



4 commenti:

  1. puoi levare quella tua faccia da di fianco, che mi guarda sempre!!!! mi sento osservato e non riesco a partorire commenti interessanti!!!!!

    RispondiElimina
  2. ti tengo d'occhio... anonimo fabio...

    RispondiElimina
  3. ecco bravo.... per rimanere nell' anonimato potrei usare un nome comune a caso, Fabio!!!! mi piace, conoscevo un figo con quel nome....

    RispondiElimina
  4. caro simone,
    mi dispiace che tu non aggiorni più frequentemente questo blog come favcevi una volta... per me era come scalare con te, come assaporare le alpi da casa mia..
    mi mancano i tuoi post

    un tuo fan
    g.m.

    RispondiElimina