martedì 22 aprile 2014

Canale Nord del Viso Mozzo

Ad una settimana di distanza dalla ciaspolata notturna, con luna piena, di martedì scorso, Flavio ed io siamo nuovamente qua, al Pian della Regina, per salire il canale che incide il versante Nord del Viso Mozzo.


A un quarto d'ora dalla partenza, possiamo infilarci gli attrezzi da neve: ciaspole e sci.
Seguiamo per un po' la stradina battuta, che si vede nella foto sotto, poi ci portiamo a destra e risaliamo i pendii verso il Lago Chiaretto.



Il Viso Mozzo e i suoi canali: più a Est quello dei Campanili e a Nord, il nostro obbiettivo.


Con il diradarsi delle nuvole ecco spuntare il padrone di casa: il Re.


Siamo fermi in prossimità del Lago Chiaretto. Guardando in alto vediamo bene il percorso che dobbiamo seguire, risalendo prima il pendio a destra, per poi deviare a sinistra arrivati quasi sotto le rocce.


Riparte Flavio, mentre io scatto ancora delle foto. Prima di ritrovare il pendio ampio siamo costretti a zigzagare un po' tra i massi.
Il tratto appena descritto visto da sopra. Non mi sembra di scorgere nessun inseguitore alle spalle.


Ci siamo. Si tratta solo più di raggiungere la base del canale.


Sale la nebbia a ricoprire il ripido tratto appena superato...


...mentre dall'alto scendono le nuvole, come a volerci imprigionare nel loro grigiore.


Rocca Trunè, in penombra.


Eccoci finalmente ai piedi della striscia di neve da cui saliremo.


E' ora di mettere gli sci in spalla e proseguire a piedi. Il manto non è molto duro, quindi almeno per ora, non mettiamo i ramponi.
Parte Flavio. Su questo tratto svalangato si sprofonda molto e lo zaino appena zavorrato con gli sci non aiuta.


Si vede già l'uscita di destra. Non la nostra, che rimane ancora nascosta tra le rocce.


Passo io a fare la traccia.


Sotto gli scarponi, la parte superata.


La consistenza della neve migliora. Non si sprofonda più e si sale molto meglio.


Dopo essermi spostato a sinistra, salgo verso l'uscita.


Manca poco e sono fuori.


Ambiente fantastico e di alta montagna.


Finalmente sono fuori. Posso tirare un po' il fiato. Inizio a sentire la fatica.


Risaliamo ancora un po' verso la vetta, ma la stanchezza e la nevicata che comincia a essere più fitta, ci fanno desistere. Si scende.

Il pendio ripido è ricoperto da qualche dito di fresca, da cui si staccano delle piccole palline che mi seguono durante la discesa. Peccato non avere la videocamera per riprendere questi momenti.
Flavio, partito prima, è già in basso.


Sotto il Colle di Viso la pendenza diventa minima per far scorrere gli sci, con la neve che comincia ad essere più umida e lenta.
L'ultima foto la scatto al Lago Chiaretto, che torna a rivedersi dopo l'inverno.


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