mercoledì 4 gennaio 2017

Rocca Sbarua - vie Angiolina Ritorna + Tupac Amaru

Rocca Sbarua
- via Angiolina Ritorna -
Difficoltà V+
Sviluppo 100 m

Il caldo anomalo di questi giorni non permette di sfruttare i miei nuovi legni, ma in compenso ne approfitto per continuare a togliere un po' di ruggine per la stagione calda.
Oggi con Danilo siamo in Sbarua, a scaldarci le ossa.
Dopo il veloce avvicinamento a piedi, siamo pronti a mettere le mani sulla roccia.


Dani sale la prima lunghezza (5); un susseguirsi di salti e placchette, poi un tetto poco pronunciato e un traverso in diagonale a sinistra, per arrivare alla sosta.


Seguo io, appena ho l'ok del compagno.


La spittatura è veramente ravvicinata. Proseguo, quindi, sul secondo tiro (4+), con partenza su breve muro sovrastato da alcuni passi divertenti, fino alla sommità di un pilastro.

Sul pilastro arriva anche Dani. Giornata perfetta per arrampicare. La temperatura e la roccia sono ideali.


Riparto io (in discesa) sul terzo tiro (5).
Sceso dal pilastro attraverso in direzione delle placche della foto sotto.


Oltre, una diagonale a sinistra e una sequenza di diedri e risalti mi porta alla sosta.


Danilo mi raggiunge veloce.



Quarta lunghezza (5+). Diedro verticale fessurato, come inizio.


Passaggio in Dulfer e qualche metro verticale per uscire sulla sommità del Torrione Pacciani.


Prima via finita.

Rocca Sbarua
- via Tupac Amaru -
Difficoltà 5c+
Sviluppo 200 m

Scarpette ai piedi e gran ravanare per scovare l'attacco di questa via.
Dani sale la prima lunghezza (5), che attacca su una scivolosa roccia appoggiata priva di grandi appigli.


Più in alto la roccia migliora e in leggera diagonale a sinistra, si raggiunge la sosta. 
Il tiro successivo (4+), sale, nuovamente in diagonale a sinistra, oltre il tettino che spunta in basso nella foto sotto.


Poi placca, abbastanza appoggiata, prima di assicurarsi in sosta.


Riparte Danilo sul terzo segmento (5c+). Qui il passo chiave è una fessura verticale che incide la parete, da superare, a tratti, in Dulfer. Sopra è placca non troppo facile.


Nel trasferimento che ci tocca per proseguire la via, ci si porta nel canale a sinistra, perdendo tempo, come succede sovente in questi casi, a scorgere una sosta (cordone) su albero: la via attacca lì sopra, nel mezzo di una pianta.
Salgo io, tra rami e fogliame che rendono un po' fastidioso questo passaggio (4+). La sosta è sullo spigolo.


Il tiro che ci aspetta (5b) corre sullo spigolo, difficile da fotografare.
Quindi saltiamo alla sesta lunghezza (III) che mi da l'occasione di esser fotografato in tutto il mio splendore odierno.



Ultimo tiro della giornata. Si risale questa fotogenica prua rocciosa fino in cima, con passaggi veramente divertenti ed estetici.




Pian piano arrivo anche io, tra le luci lunghe del pomeriggio.


Discesa veloce fino alla macchina. Stasera c'è ancora l'allenamento e le ripetute in salita...


Nessun commento:

Posta un commento