domenica 22 luglio 2012

Monte Chaberton


Monte Chaberton. 3130 m. In cima il forte invincibile costruito dall'Esercito Italiano e distrutto nel giro di poco tempo da quello Francese.
Pochi sms e siamo d'accordo di partire. Solite discussioni sull'orario di partenza e il nuovissimo trio Nicola-Adriano(Cap.)-Simone parte alla volta di Montgenevre.


L'inizio del percorso si sviluppa in una piccola valle laterale rispetto al Colle del Monginevro. Si costeggia il torrente, perennemente secco, nonostante il ricovero chiamato "Sette Fontane" faccia presagire il contrario.


Attraversato il torrente e superato il ricovero comincia la salita, quella dura.


Velocemente risaliamo il vallone in direzione del Colle dello Chaberton a 2671 m. La salita fin qui è costantemente ripida e costringe in tre posti ad attraversare uno scolo creato dall'acqua nella sua discesa verso il basso.


Ci siamo! Il colle è superato. Lo spuntino con biscotti ai cereali e latte concentrato zuccherato riportano la lancetta del carburante in alto. Il capitano gradisce. Dopo la sosta è lui a tirare il gruppo...


...a tirare il gruppo e il maltempo, che ci parcheggia una nuvola sopra la nostra punta.


In lontananza i ghiacciai del Gruppo del Pelvoux e la Barre des Ecrins.


Ormai ci siamo. Nicola arranca ma tiene duro. Dal colle alla vetta la pendenza è costante e non lascia tirare il fiato.


Arrivo. Vetta = Riposo


A turno i miei due compagni si dedicano al recupero (poco) attivo delle forze.
Intanto perlustriamo la spianata sommitale e ciò che rimane del forte, ovvero le otto batterie sulle quali erano piazzati i cannoni oltre ad altri locali naturalmente diroccati.


Io e Adri entriamo in una torretta.


Ecco alcune foto di ciò che rimane della costruzione.



Il raggiungimento della vetta... 


...una soddisfazione grande così!


Incontriamo un ragazzo e una ragazza di Susa, con i quali ci fotografiamo reciprocamente.
Prima loro sulla torretta...


...poi noi sulla "punta".



Scambio tra i due sonnolenti.


Nicola conquistatore della quarta batteria del forte.


Finalmente verso Nord-Ovest si apre un pò... La scura piramide al centro della foto è la Barre des Ecrins, il 4000 più meridionale delle Alpi!


Alla sua sinistra il Pelvoux.


E' ora di scendere... Con calma... Prova del 9 per il ginocchio appena operato di Adri.


Di nuovo alle prese con l'attraversamento del colatoio che scende dal colle.



Poi giù fino a Montgenevre. Le gambe iniziano a farsi sentire. La vista della macchina sarà un bel sospiro di sollievo!

Un saluto ancora ai camminatori valsusini e un ringraziamento per le belle foto.


6 commenti:

  1. oh vibo si è visto da un chilometro che non hai messo il piede su quel gradino!!!! infame....

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  2. il Testa è un super professionista!

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  3. ciao Simone, volevo chiederti una info: ma per arrivare al forte mi conviene partire da Clavière o da Fenils???? grazie a presto!

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    1. Noi siamo partiti da Montgenevre... Prima del paese sulla destra ci sono dei parcheggi per camper... Una stradina li costeggia... Dopo qualche centinaia di metri di questa stradina sulla sinistra inizia il sentiero... Un cartello segnala la partenza... Da Fenils il dislivello è molto maggiore e per partire da Claviere penso convenga fare qualche km in più in auto fino a Montgenevre... Ciao ciao

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  4. bosnia love u. when will u come here to make rafting? our mountains are beautiful. greetings

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