lunedì 1 luglio 2013

Breithorn Centrale e Occidentale

Per prepararci al meglio alla salita a Capanna Margherita, ci troviamo oggi a Cervinia, al cospetto della Gran Becca. La nostra meta è il Breithorn, 4156 m.


Dalle funivie del Plateau Rosà si prosegue sulle piste da sci verso il Piccolo Cervino.
Le cordate oggi sono due. La mia vede anche mio papà, subito dietro di me, po Adri (foto sotto) e Massimo. 


La seconda è quella di Andrea e Raffaele, che per colpa di orari più restrittivi, preferiscono salire veloci sulla sola punta occidentale.


Il profilo del Cervino mette in evidenza le sue creste più note. A sinistra l'italiana del Leone e a destra quella svizzera dell'Hornli, dove quasi 150 anni fa si rincorsero i primi salitori, per conquistare la vetta.


Intanto spunta pian piano la sagoma sempre più imponente del Breithorn occidentale.


Finite le piste è ora di legarsi. Ormai siamo sul pianoro glaciale di Verra.


Dopo esserci legati, partiamo. Io faccio strada.


Dietro mio papà, Adri e Massimo. Oltre Andrea e Raffaele.


Siamo un po' in ritardo e davanti a noi ci sono già molte cordate. Purtroppo prendere gli impianti di risalita significa anche perder tempo in coda.
La traccia comincia ad impennarsi. Lyskamm, Polluce e Castore luccicano al sole innanzi a noi.


Nel tratto in cui quasi tutte le cordate fanno sosta, seguiamo anche noi il rituale.


Da qui in poi ci separiamo dalla cordata Andrea-Raffaele. Il "vecchio" della famiglia inizia ad accusare stanchezza e qualche problema di digestione.


Facendo molte soste ho l'occasione di scattare più foto, anche se le condizioni di mio papà iniziano a preoccuparmi, così decido di portare io il suo zaino.


Abbiamo ormai abbandonato la traccia che sale alla punta occidentale per seguire quella (molto più ripida), che ci porta sul colle che la separa dalla cima centrale.


Sosta.


L'affaticamento di mio papà lo fa fermare al colle, unico tratto ampio e pianeggiante dall'inizio della salita. Speriamo che tra mezz'ora si sia ripreso.


Rimasti in 3 risaliamo la traccia che porta ai 4160 m della punta.


Eccoci visti da lontano.


Il panorama attorno è grandioso.


Prima di arrivare in vetta bisogna fare attenzione a non stare troppo in alto rischiando di mettere a dura prova la tenuta delle cornici formate dal vento.


Finalmente ci siamo.
Due scatti e ritorniamo da mio papà.


In questa foto è compreso quasi tutto il restante gruppo del Rosa. Da sinistra Nordend, Dufour, Zumstein, Gnifetti e Lyskamm.


Il gruppo dei Mischabel sovrasta la piccola Zermatt.


Il puntino sul colle è mio papà e dietro di lui la cresta aerea che ci porta sulla seconda cima di giornata.


Adri alto quasi 4478 m, come il Cervino!


Ritornati in 4 attacchiamo la cresta. Adesso è Adri che si carica dello zaino di mio padre.


E poi finalmente... La cima... 4165 m.


Foto col babbo e poi di gruppo.


Per la discesa seguiamo la via normale, molto più semplice della nostra, che porta a scendere verso Ovest per poi tagliare tutta la parete Sud in un lunghissimo traverso che ci riporta alla zona della prima sosta.


Tornati agli impianti ognuno va in un posto diverso... chi in bagno... chi si siede a tavola... Io preferisco pensare, ad occhi chiusi!


3 commenti:

  1. L'ultima foto vale oro.. facile e comodo scalare il Breithorn!!.............dicevano.

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  2. Un certo signor Anonimo si addormentava camminando e si buttava per terra ad ogni sosta, pensa un po'....

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  3. il capo della Rayban18 luglio 2013 alle ore 18:04

    adri...per il rosa vedi di non portare + quegli occhiali da crono scalata... manco Jan Ullrich!!!!!

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