sabato 18 marzo 2017

Enclausetta

Giornata così così, metereologicamente parlando. La zona migliore sembra quella del Colle della Maddalena, al confine con la Francia.
Parto, quindi, insieme a Paolino l'Alpino, da uno dei primi tornanti che portano al colle, e dopo due guadi del torrente, siamo pronti a proseguire sci ai piedi.
La giornata non è proprio azzurra come pensavamo.
Indecisi tra alcune punte di questa zona, scegliamo di dirigerci verso l'Enclausetta.


Lo spostamento orizzontale non è molto, ma la traccia si fa subito ripida, per risalire i mille metri scarsi di dislivello della gita.


Il tempo non sembra migliorare, anche se le nuvole sono abbastanza alte da non inglobarci. Grazie alla mia tenuta "fluo" riesco comunque a portare un po' di luce...


Come sempre, nelle foto dal basso, la pendenza sembra minima; invece soprattutto i pendii più in alto sono belli ripidi.


A est si fa notare la Cima delle Lose, 2813 m.


Alle nostre spalle, invece, pochissima neve sui versanti meridionali della valle. Sembra che la stagione si avvii, purtroppo, già verso la conclusione anche se siamo solo a metà marzo. Per una volta... Speriamo nel maltempo!



Più saliamo, più aumentano le raffiche di vento e la neve, di consistenza marmorea obbliga Paolino a mettere i coltelli.


Io tengo duro e soprattutto tengono duro le lamine dei miei sci, ancora abbastanza nuovi. Proseguo quindi ancora senza, anche se sul muro finale toglierò gli sci per salire meglio e più rapido.



Eccomi nel punto più ripido con gli sci sulle spalle. Diciamo che soprattutto per la consistenza della neve, un piccozza non faceva schifo.


Ancora pochi metri e il tratto brutto si fa più dolce.


Ultimi passi su questa crestina che fa da confine con la Francia, prima della vetta. Siamo sopra il vallone francese di Lauzanier.


Paolino in tenuta antivento, davanti a Meyna, 3067 m, e Sautron 3166 m.


Io, con alle spalle l'Enchastraye, 2955 m, altra possibile meta odierna.


Paolino in vetta, con alla sua destra il Ventasuso (riconoscibile per le due persone in piedi sulla cima) e l'Oronaye, 3100 m.


Nonostante la nuvolosità il panorama non è per niente male.



Finestra sull'Ubaye e sulla zona in cui eravamo sabato scorso.


La cima vera e propria dell'Enclausetta, 2677 m, che non risulta addirittura su alcune cartine dell'IGM.


Il vento è molto forte, quindi fatte le foto cerchiamo una zona un po' al riparo dalle raffiche. La troveremo proprio sopra il pendio più ripido che si dovrà poi scendere. Ottima posizione per sentire il rumore delle lamine che grattano a ogni curva.



Cominciamo la discesa, visto che la giornata non sembra migliorare. Il primo pendio è davvero ripido e in queste condizioni di neve molto dura e segnata dai passaggi dei giorni scorsi risulta piuttosto ostico.


Quando ormai siamo fuori dalle "grandi pendenze" torniamo a scattar foto a destra e manca.


La neve tutto sommato non è nemmeno malaccio. A me un po' duretta non dispiace neppure.




Il pendio di discesa è veramente ampio, e consente a ognuno di sciare la linea che preferisce.


Ancora qualche curvetta, prima di arrivare sul fondo del vallone e attraversare il torrente sul ponte. Poi i due guadi e tanto fango, prima del parcheggio.


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