domenica 30 aprile 2017

Testa dell'Ubac

Finalmente la stradina che sale ai Prati del Vallone è quasi totalmente libera dalla neve. Decidiamo così con Paolino di puntare verso la Testa dell'Ubac, montagna simbolo della zona. Portiamo gli sci per alcuni minuti, poi neve continua fino alla vetta.


Questa porzione di Alpi cuneesi è per me sconosciuta. Tranne una passeggiata al Passo delle Scolettas (dove persi un dente da latte), non sono mai salito su queste montagne.


Proseguiamo oltre il bosco rado e vediamo un lupo salire veloce al limite delle nevi sul versante Sud. Incredibile, seconda volta che io e Paolo ne vediamo uno nelle ultime due uscite.


La giornata è spettacolare. Non una nuvola nel cielo blu. Noi superiamo poco per volta la prima parte della salita, quella che ci porterà sotto al tratto più ripido.


Dietro all'Alpino, Cima Borgonio, 2929 m e il Passo di Vens, 2796 m.


Usciti dal secondo strappetto che risale il vallone è giusto esultare un po'.


L'allegria smorzata del ripido canale che ci aspetta. Tra noi è il Colle della Lausa, limite superiore del canale, due scialpinisti che risalgono. Incredibile quanto dalla foto questo tratto sembri poco pendente, ma vi assicuro che non è così.


Sì, proprio lassù dobbiamo salire!!


Ecco, la foto a metà pendio rende già più giustizia. Comunque chi ha tracciato qui ha usato cognizione. La traccia non era mai troppo diretta, ma nemmeno piatta. Solo qualche problemino in certi tratti dove la neve sfondava un po'.


Paolino ancora in ombra.


Ormai non manca molto al "traguardo" del Colle della Lausa, 2870 m.


Il tratto finale sembra un po' più dolce, ma è solo una sensazione.


Dal colle però, vista superlativa.


La prima punta a sinistra, la nostra meta odierna.
Il tratto in leggera discesa dal colle mi ha letteralmente distrutto. Ogni movimento mi faceva andare giù con gli sci su una neve marcia con tenuta nulla. Dopo questa fatica immane rallento il passo per continuare a salire.


Sono quasi al momento dell'abbandono degli sci per continuare la salita a piedi. Tanto l'ultimo tratto è molto ripido e anche esposto. Ne approfitto per fare una pausa.


Finale alpinistico, con piccozza in mano e ramponi ai piedi.


Fotografo Paolino l'Alpino.


Ci siamo ultimi passi.


Vetta 2991 m.


Discesa a piedi sulla cresta nevosa.


Gente che scende dietro di noi.


Optiamo per risalire al Colle della Lausa con gli sci in spalla.


La vista pazzesca che si ha da qui.


E' ora di scendere. Vai Poooolll....


Primo tratto ripido nel canale.


Curve saltellate. Neve ancora un po' dura ma non male...



A fil di lamina.



Dal fondo del canale fino ai prati del vallone solo moquette. Divertimento puro!


Anche oggi ci siamo divertiti un sacco.


Nessun commento:

Posta un commento