lunedì 26 dicembre 2011

Ferrata "Les Comtes de Lascaris"

Ferrata di Tende, Francia
Difficoltà  TD
Sviluppo  1000 m

L'idea di sconfinare a Tende mi gironzolava in testa da quando ho scoperto l'esistenza delle tyrolienne, cavi d'acciaio che si percorrono grazie ad una carrucola e ad un moschettone, da tirare per frenare...vero Ilvo?


Il nostro arrivo a Tende è stato puntualissimo. Il negozio che affitta le carrucole apriva alle 9:00. Noi a quell'ora parcheggiavamo nel piazzale della stazione. Andiamo all'ufficio turistico a pagare i 3,50 euro (costo della ferrata) e ci rechiamo al negozio di un certo Luc Fioretti. Non sapendo dell'esistenza di un fuso orario tutto francese ci appostiamo all'ingresso del negozio, chiuso. Grazie a due chiamate a casa alle 10:00 passate riusciamo ad affittare le cinque carrucole.

Dopo un tratto tra le vie del paese e dopo aver superato il cimitero inizia un sentiero che porta all'attacco della ferrata.
Il clima nonostante sia il 26 dicembre è da riviera ligure!
Posate le giacche e stretti gli imbraghi partiamo.


Subito un bel ponte, non molto alto, ma ballerino.


Oltre inizia l'ascesa.



Dopo aver preso quota con brevi tratti verticali interposti a passaggi più obliqui, sempre verso sinistra si incontra una sequenza di tre "ponti delle scimmie". Vedendo il ponte si capisce il perchè del nome. Il tratto più duro fino a qui è quello subito antecedente i ponti. Qui ci sono alcuni passaggi in strapiombo che richiedono un pò di forza.


Sotto di noi i tetti del paesino francese.


Dopo una sosta e uno scambio di foto tra fotografi ripartiamo. Ora un lungo traverso taglia la parete e ci conduce verso la prima tyrolienne.


La partenza è situata sopra una piccola e scomoda pedana in legno, simile a quella di arrivo.


Ecco lo sviluppo delle funi visto dalla partenza.


Dopo aver riunito il gruppo, Flavio ci controlla il montaggio di carrucola e moschettone "freno".


Un attimo di tensione alla partenza e giù fino al fondo a scorrere sul cavo. Questa prima tratta è lungo 160 metri.


Ecco la partenza vista dall'arrivo.


Nel video la discesa di Marco


Per chi non se la sente di fare la tyrolienne esiste un percorso alternativo con passaggio sul ponte.


Il secondo a partire è Ilvo.


Anche lui come me arriva leggermente corto e ci tocca tirarci all'arrivo con le braccia.


Terza a scendere è Cinzia e ultimo Flavio.



Questa è la pedana sulla quale termina la traversata.


Dopo un tratto molto facile si arriva alla Chapelle st. Sauveur visibile dall'abitato sottostante. Una pausa adesso ce la siamo meritata.


Si cominciano ad intravvedere i cavi che ci aspettano tra poco.


Sotto di noi quelli appena percorsi.


Facile tratto tra l'arrivo della tyrolienne e la cappella.


Sono nuovamente io a partire per primo. Sotto la foto ingrandita della seconda partenza, sicuramente più comoda.


La tratta ora è più breve, ma la pendenza aumenta. Dopo di me tocca a Cinzia e poi Marco.




Nel video l'arrivo "un pò lungo" di Ilvo.


Quindi Flavio.


La ferrata sarebbe finita. Ma ogni fine non è un inizio?
Al termine della prima ne comincia una seconda che porta alla Grotta degli Eretici (foto sotto) e prosegue oltre.



L'ingresso nella grotta e la finestra panoramica.



ACCES INTERDIT la prosecuzione della via ci viene impedita. Un fulmine ha rovinato il cavo di sicurezza.



Allora si pranza in grotta.




Il sentiero del ritorno passa sotto la grande parete, percorsa per intero dall'itinerario, partendo dal basso a destra, dove comincia la roccia (zona del primo ponte) fino a sinistra dove è fissata la prima tyrolienne.


Come da appuntamento con Luc alle 15:00 siamo dal negozio. Posiamo le carrucole alle 16:00. Le due ore di attesa ci valgono uno sconto di altrettanti euro.


L'arrivo a casa solitamente coincide con il dover disfare lo zaino. Oggi no, domani ci aspetta la ferrata di Camoglieres. E la sveglia suonerà nuovamente presto!

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