giovedì 8 dicembre 2011

Ferrata Rocca dei Corvi

Ferrata di Viola San Greè
Difficoltà  D
Dislivello  150 mt

Per molti il problema delle vacanze consiste nel trovare qualcosa da fare... per noi no!
Nonostante il turno di notte alle 13:30 si parte per una nuova ferrata. 


Eccola, la Rocca dei Corvi... una piccola guglia rocciosa in mezzo ai boschi di Viola San Greè: un giocattolo che diverte a tutte le età.


Questa "roccia" si trova in una conca. Infatti, lasciata l'auto si scende un centinaio di metri per raggiungere il torrente Mongia. Si segue quindi il sentiero naturalistico che porta all'inizio della via ferrata.


Contemporaneamente al nostro perder quota, vi è l'aumento della Rocca.


Ci siamo. La cascata segna il primo tratto da superare. E' l'ora di indossare imbraghi, caschi e il set per le ferrate. Partiamo.


Attraversato il torrente la traccia sale per 7-8 metri costeggiando il Mongia. Gli schizzi dell'acqua rendono scivolosi gli appoggi, ma grazie ai gradini metallici non vi è alcuna difficoltà.




Si risale ancora il letto del torrente saltellando su alcuni massi per evitare di bagnarsi i piedi, fino alla base vera e propria della rocca.


All' apparire della scaletta si ricomincia a salire.


Sopra il laghetto, sovrastato dal ponte tibetano, che indica la via del ritorno, si alza lo sperone sud-ovest, sul quale ci si sposta dopo un breve traverso (visibile nella foto sopra).


Inizia una parte più ripida ed esposta.



Superata la via di fuga che conduce al ponte tibetano (sulla destra) si prosegue verso sinistra sul lato ovest.


Tratto di salita obliquo verso sinistra.




Inversione di direzione, quindi altro tratto obliquo più faticoso verso destra che porta ad un passaggio strapiombante. Oltre, su un terrazzo, incrociamo la via di discesa.



Sopra e sotto le immagini del passaggio strapiombante.




Dopo alcuni metri condivisi con la via di discesa ci spostiamo nuovamente a sinistra.



Il breve camino ci riporta sulla parete ovest.


Inizia un tratto di traversi e obliqui che porta sulla parete nord e quindi in vetta.


Da sinistra Isacco, Adriano, il sottoscritto e Flavio sulla punticina della Rocca dei Corvi.


Mentre scrivo sul libro di vetta Flavio prepara la corda per scendere "in doppia". Un'adrenalinica alternativa alla discasa classica sempre su via ferrata.


Io sono il primo. Poi Adri...




... terzo è Isacco...


... e ultimo... Flavio, chi altrimenti?!?


In breve raggiungiamo nuovamente il terrazzo, ma proseguiamo per la via di discesa fino al ponte tibetano.



Qui finisce la via. Un tratto di sentiero nel bosco e siamo alla macchina.



1 commento:

  1. Grande Viboski, ottime foto e video, descrizione degna di un grande esperto di ferrate quale sei..anche i 3 amici che erano con te si vede che sono molto esperti, sicuri e tecnici..in particolare uno.

    By Anonimo

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